Affrontare un lutto è una delle esperienze più dolorose e difficili che un uomo possa fare durante la propria vita.
È un cambiamento che comporta un distacco, delle volte traumatico ed improvviso, che segna generalmente un prima e un dopo. Questa situazione ci fa sperimentare l’abbandono, la solitudine, la paura, il senso di colpa e la nostra vulnerabilità.
Nel pensiero cinese il lutto è associato al Riscaldatore superiore che comprende la coppia Polmone-Cuore.
Il lutto nella MTC
Secondo la medicina cinese il modo migliore per elaborare le emozioni è esprimerle e non comprimerle.
Questo vale per la tristezza e la disperazione ma anche per la rabbia, la paura, la preoccupazione e persino per la gioia.
Quindi, una piccola ma importante regola è: la consapevolezza della propria tristezza, del proprio lutto, è un’emozione che deve essere vissuta, non nascosta a se stessi e agli altri.
Il flusso armonico delle emozioni si basa su una circolazione regolare del Qi e del Sangue nell’organismo. In caso di depressione e tristezza, il Qi risulterà essere stagnante.
Per muovere qualsiasi energia stagnante secondo la medicina tradizionale cinese sarà necessario:
- Espandere torace e polmoni praticando una respirazione profonda.
- Assumere cibi che nutrono il Polmone: zenzero, cipolle, cavolo, pere, noci, pepe nero, ravanelli, riso, peperoncino, cannella, porri, miso, mandorle, asparagi, broccoli, cetrioli, sedano, mostarda, banane, uova, aglio, asparagi.
- Evitare i latticini, i cibi crudi e ricchi di zucchero perché favoriscono la formazione del catarro.
Tramite le manovre di Tuina, o un trattamento Shiatsu, si allentando le tensioni nel corpo, lavorando al riequilibrio dell’energia vitale (il Qi) accompagnando l’individuo ad affrontare il dolore nei propri tempi.
I premi Nobel per la medicina, Roger Guillemin e Andrei Schally hanno fornito un contributo fondamentale nella comprensione di quanto i fenomeni psichici ed emozionali possano influenzare le nostre funzioni organiche.
Ad oggi si può affermare che la medicina occidentale e quella orientale si stanno lentamente avvicinando, creando una collaborazione che a fini terapeutici e di benessere della persona risultano vincenti.