La coppettazione ha una tradizione che affonda le radici anche nella medicina popolare europea e non solo, praticata a volte con rimedi domestici (per esempio vasetti in vetro come quelli usati per la marmellata).
Nella medicina cinese, la coppettazione ha una tradizione antica e la sua prima menzione scritta risale al IV secolo d.C.
L’obiettivo di trattamento della coppettazione è ben preciso: stimolare i punti di agopuntura e le aree energetiche in casi di presenza di eccesso di stasi-ristagno di umidità (turbe a livello dei muscoli e delle articolazioni) e, in generale, ristagno di Qi e sangue.
Dal punto di vista pratico, la coppettazione si applica creando un vero e proprio “effetto risucchio” sulla superficie corporea su cui viene applicata, scollando i tessuti e richiamando il sangue nella zona.
Dal punto di vista energetico, questo muove fortemente il Qi e il sangue favorendo la riduzione dell’eventuale stasi (generalmente associata al dolore sulla zona) e ripristinandone la corretta circolazione (con associata riduzione del dolore).
La coppettazione può essere di valido aiuto in presenza di dolore muscolare (è famosa la sua applicazione anche in ambito sportivo). Altro utile impiego si ha in caso di penetrazione di patogeno esterno come il Vento e l’Umidità.