Le origini della moxibustione (anche detta moxa) in Cina risalgono ad almeno 3000 anni fa.
Secondo quanto tramandato, essa sarebbe nata nella Cina del Nord, regione molto fredda e dal clima a volte molto rigido, in cui le proprietà tonificanti e riscaldanti di questo sistema di trattamento sono parse subito utili.
Si tratta di un sistema di trattamento di fondamentale importanza all’interno della medicina cinese, con una capacità d’impiego simile a quella dell’agopuntura alla quale, del resto, è tradizionalmente legata.
Obiettivo della moxibustione
Le indicazioni principali della moxa sono tutti i problemi legati a Vuoto di Qi e di Yang o i problemi connessi al Freddo.
L’uso della moxa è, pertanto, molto utile per tonificare l’Energia vitale (Qi) nei casi di Deficit che possono manifestarsi con stanchezza, astenia, difficoltà digestive e di metabolismo dei liquidi.
La scelta degli agopunti su cui applicare questa tecnica è, ovviamente, sempre diversa e dipende dalla diagnosi.
Un impiego “speciale” della moxibustione
Un impiego “speciale” della moxibustione molto diffuso e sempre più noto anche tra chi non si occupa di medicina cinese, è quello che consente il capovolgimento del feto podalico.
Questa tecnica è sicura e senza controindicazioni. Ha, inoltre, un tasso di successo davvero molto elevato, circa il 92%, motivo per cui è sempre più diffusa la sua applicazione anche in alcuni ospedali italiani.
L’autotrattamento
La moxa è usata spesso come auto trattamento tra una seduta e l’altra per favorire il consolidamento dei risultati tra un appuntamento e l’altro, favorendo un più rapido miglioramento delle condizioni di benessere.