Menu

La ricerca dell’equilibrio

I meccanismi che conducono alle malattie rappresentano, secondo la medicina cinese, il risultato di processi complessi che possono essere ricondotti – per semplificare al massimo – all’evoluzione della lotta tra Zheng Qi (Qi giusto, corretto) e Xie Qi (Qi perverso).

La medicina cinese attribuisce grande importanza alle condizioni dello Zheng Qi ed è per questo che presta molta attenzione alle pratiche di prevenzione e coltivazione della vita.

Rafforzare Zheng Qi, protegge, infatti, dall’eventualità di ammalarsi, ovvero dalla possibilità di veder penetrare Xie Qi (il patogeno).

In altri termini: se lo Zheng Qi è forte, il Qi e il Sangue sono abbondanti, la difesa è solida, il fattore patogeno non riesce a penetrare facilmente nell’organismo.

Se lo Zheng Qi è, invece, insufficiente, questa è una condizione che favorisce l’insorgere di una malattia.

VUOTO E PIENO

lo stato di Pieno indica una supremazia del fattore patogeno, oppure uno stato in cui Xie Qi (il patogeno) e Zheng Qi (la nostra energia “buona”, quindi l’antipatogeno) sono allo stesso modo forti, vale a dire che l’antipatogeno è abbastanza forte da opporre resistenza al patogeno. In questa situazione si hanno sintomi acuti (per esempio febbre alta)

lo stato di Vuoto indica, invece, un’insufficienza di Zheng Qi, ovvero uno stato in cui le funzioni di Qi, Sangue, Liquidi organici, Meridiani e Zang fu sono indebolite e la capacità di opporsi a Xie Qi è minore. In queste circostanze la lotta tra patogeno e antipatogeno difficilmente ha toni acuti e mostra, invece, segni di insufficienza e debolezza

TONIFICARE E DISPERDERE

In presenza di questo squilibrio, la medicina cinese suggerisce, in modo se vogliamo molto semplice, di procedere come segue:

  • in caso di Insufficienza “riempire il Vuoto” (tonificare)
  • in caso di Eccesso “svuotare il Pieno” (disperdere)

Semplificando al massimo, possiamo dire che la tonificazione incrementa la nostra energia “buona” e la funzionalità, per esempio, dei nostri Zang fu (organi e visceri) mentre, al contrario, la dispersione abbassa l’iperfunzionalità ed espelle quel che è in più e danneggia la nostra energia “buona” (per esempio nel caso di un fattore patogeno).

Share :

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Ti potrebbe interessare anche