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Qi Gong

Uno dei principi fondamentali della pratica, declinato nel linguaggio moderno, si esprime con Tiáo Shēn, traducibile con “regolare o armonizzare il corpo”.
La regolazione del corpo si riferisce a movimenti e posture.

Quest’insegnamento è stato per me molto importante, in quanto ritengo che studiare il movimento significa compenetrarlo, comprenderne le sue qualità basilari, i suoi sensi, quindi le sue “chiavi”: disperdere e concentrare, riempire e svuotare, salire e scendere, avanzare e indietreggiare, accogliere e dirigere, mobilizzare e stabilizzare, calmare e risvegliare sono alcune qualità dell’alternanza del movimento, che si esprime attraverso precise zone del corpo, o ben definiti collegamenti fisici sui quali dirigere l’attenzione volta per volta.
Il movimento sarà pertanto imprescindibilmente diretto e motivato dalla capacità di coinvolgere correttamente determinati aspetti fisici, come per esempio la corretta distribuzione del carico nello spostamento del peso, il mantenimento di precise direzioni del movimento nelle rotazioni, la “giusta” distanza della mano dal torace, quindi la corretta flesso-estensione di gomiti e polsi…
Il movimento è fluido, continuo, senza intoppi, senza scatti, non meccanico, integrato al respiro e all’intenzione.
Nella pratica del Dao Yin Fa, al principio, è data la precedenza ai movimenti rispetto alle posture: si preferisce pertanto lavorare il movimento sino ad interiorizzarlo, per poi prendere una forma (assumere una postura) che contenga il movimento interno, per non creare blocchi.
Pertanto, i movimenti esterni di decontrazione-estensione e di rilassamento-flessione di singoli segmenti corporei, di gruppi di segmenti e più spesso ancora globali, avranno lo scopo di far percepire il movimento, per poi affinarlo ed armonizzarlo; eventualmente, giunti a questo punto, il praticante potrà mantenere delle posture che contengano il movimento interno, senza i rischi che queste potrebbero comportare se “forzatamente” proposte sin dal principio della pratica.

Ritengo sia altresì importante prestare attenzione a non cadere nella trappola della perfezione del movimento, poiché ognuno dovrà trovare anche la sua maniera di esprimerlo, quindi ogni persona avrà il suo modo di eseguire gli esercizi, in base alla propria predisposizione.

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