Siamo abituati a connettere il respiro all’energia e la medicina cinese non fa eccezione.
Iniziamo col dire che l’atto respiratorio si associa in medicina cinese (così come nella medicina occidentale), al Polmone.
In medicina cinese parliamo di Polmone e non Polmoni perché il Polmone è considerato un organo impari. E’ unico non doppio.
Il Polmone è l’unico organo a “nascere” nella sua funzionalità con il primo vagito, alla nascita… quando, quindi, il cuore batte già, il rene drena già, il fegato già è attivo….
Si dice che la vita inizia con un soffio (il vagito) e termina in un soffio (esalare l’ultimo respiro). In mezzo c’è un incessante lavoro, un’attività ritmica sostenuta dal polmone in ogni momento per tutta la durata della nostra vita.
Il riferimento al respiro, al soffio come origine della vita è costante nella nostra cultura e in tutte le tradizioni. È presente anche nelle sacre scritture… spesso si identifica il soffio con l’anima, la parte più sottile della nostra essenza, la parte spirituale. Così come il soffio (il respiro), l’anima è collegata al corpo ma lo trascende quasi… è distinta dalla parte fisica.
Nella cultura cinese e in quella orientale in generale il respiro (soffio) si identifica con quella energia vitale definita appunto soffio vitale, Qi…
Qi è un termine di difficile traduzione… Tutto è Qi, come dicono i cinesi
Ogni cosa manifesta è Qi. La sua traduzione più nota è “energia”. Il Qi tiene tutto in comunicazione, garantisce il contatto, la connessione, lo spostamento dei liquidi preziosi nel corpo…
L’organo che gestisce e distribuisce il Qi nel corpo è proprio il Polmone, “maestro del Qi”.